100 Facchini per la Macchina di Santa Rosa
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- Creato Sabato, 09 Agosto 2014 13:43
- Scritto da Dario D'Orta
La Macchina di Santa Rosa è un'imponente costruzione che viene trasportata a spalla da circa 100 facchini per le vie del centro storico di Viterbo (nel Lazio) la sera del 3 Settembre di ogni anno, vigilia della ricorrenza della festa di Santa Rosa. Questa manifestazione è la più importante dell'anno ed attrae nella città di Viterbo molte migliaia di persone. Il trasporto muove da Piazza San Sisto, nei pressi di Porta Romana, dove la Macchina viene assemblata nelle settimane precedenti. La macchina è illuminata da moltissime luci che fanno parte della costruzione, alcune sono elettriche, altre a fiamma viva.
L'altezza della struttura varia a seconda dei progetti, ma è comunque intorno ai trenta metri ed il peso è di circa cinque tonnellate.
Il percorso è lungo poco più di un chilometro e giunge fino al Santuario di Santa Rosa. Durante il trasporto si effettuano cinque fermate:
- Piazza Fontana Grande
- Piazza del Plebiscito (di fronte al Comune)
- Piazza delle Erbe
- Corso Italia (davanti alla Chiesa del Suffragio)
- Piazza Verdi o del Teatro.
Al termine del trasporto la Macchina di Santa Rosa viene fermata davanti al Santuario, dove rimane per alcuni giorni successivi. Solitamente ogni cinque anni viene dato incarico di realizzare un nuovo modello della macchina.
La tradizione del Trasporto della Macchina di S. Rosa nasce il 4 settembre del 1258, data in cui avvenne, per volontà di Papa Alessandro IV, la solenne traslazione del corpo intatto della Santa Viterbese dalla modesta sepoltura della fossa comune di S. Maria del Poggio al Monastero della Clarisse, che poi prese il nome di colei che i Viterbesi chiamano "la Santa Bambina", morta a soli 18 anni, nel marzo 1251.
I Facchini di Santa Rosa sono il motore della Macchina. Il capofacchino è colui che dà gli ordini ai facchini divisi in base alla posizione che occupano sotto o a fianco alla Macchina: ciuffi, spallette, stanghette, leve, cavalletti, guide. Essi indossano la caratteristica divisa bianca con cintura rossa stretta in vita e uno speciale copricapo rivestito in cuoio. Prima del trasporto della macchina di Santa Rosa, nella Chiesa di San Sisto, i Facchini ricevono una speciale benedizione, che i viterbesi chiamano 'in articulo mortis'.
Alcune curiosità:
- il copricapo in cuoio, detto "ciuffo", viene indossato solo dai "ciuffi", appunto, che sono i 63 facchini che trasportano la Macchina standovi sotto. Il copricapo serve ad evitare i colpi che potrebbero prendere alla testa. Da qui il rituale prima della partenza, quando i "ciuffi" prendono posto sotto la Macchina: all'indossare del copricapo, il capofacchino comanda "Ciuffi di Santa Rosa, accapezzate il ciuffo!", con il classico boato dell'ovazione della folla;
- durante il percorso, prima di alcune soste, si effettuano le "girate", dove la Macchina viene fatta ruotare di 360° (con un enorme dispendio di energia) di solito per commemorare un facchino venuto a mancare o qualche personalità importante;
- la parte più spettacolare è la salita finale al Santuario di Santa Rosa, su una pendenza del 30%, che viene fatta "di corsa" ed i facchini vengono aiutati da altri aggiunti alle corde a tirare e alle leve a spingere;
- tra i comandi impartiti dal capofacchino ricordiamo il già detto "Accapezzate", ma anche "Semo tutti d'un sentimento?" prima della partenza, "Sollevate e fermi" nell'atto culminante il momento in cui la macchina viene sollevata dai cavalletti e "Per Santa Rosa, avanti!" per ordinare la partenza.
La Macchina di Santa Rosa nel dicembre 2013 è stata riconosciuta dall'Unesco Patrimonio immateriale dell'umanità, nell’ambito della "Rete delle grandi Macchine a spalla".
Fonti:
www.comune.viterbo.it
www.facchinidisantarosa.it
www.macchinadisantarosa.viterbo.it