La vetrina sul web delle imprese colpite dal terremoto in Emilia
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- Creato Lunedì, 23 Luglio 2012 11:57
- Scritto da La Redazione
Una vetrina virtuale per un aiuto concreto, un vero e proprio mercato online nel quale poter acquistare direttamente dalle imprese emiliane colpite dal terremoto ma anche di entrare personalmente in contatto con chi, nonostante abbia perso tutto, si impegna ogni giorno per ricominciare, affidandosi in questo caso alla Rete. E’ Facciamoadesso.it, il portale dove le aziende, gli artigiani, le attività commerciali delle zone che hanno vissuto e che vivono tuttora l’incubo del sisma possono allo stesso tempo esporre i loro prodotti, lanciare richieste di aiuto e raccontare le loro storie.
Il sito, www.facciamoadesso.it, promosso e sostenuto dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, nasce senza alcun fine di lucro su impulso di “e:due”, una società di consulenza di direzione di Modena, ed è stato realizzato da “Red Turtle”, studio web di Ferrara, a cui si sono subito aggiunti come partner due realtà internazionali come Ibm Italia e Vodafone. “Siamo partiti - spiegano Alberto Franchini di e:due e Massimo Azzolini di Redturtle, che si occupano del progetto in maniera totalmente volontaria e gratuita - dalla consapevolezza che finita la fase di emergenza le aziende si sarebbero ritrovate con magazzini inutilizzabili colmi di materie prime, i commercianti e gli agricoltori con prodotti difficilmente accessibili o parzialmente danneggiati, e tutti avendo bisogno di risorse disponibili per poter ristrutturare, ricostruire e ripartire”.
Facciamoadesso.it non è un sito di e-commerce, mettono subito in chiaro gli ideatori, dal momento che non avviene nessuna transazione online: chi acquista un articolo viene poi contattato personalmente dal venditore, con cui provvederà poi ad accordarsi per consegna e pagamento. Una scelta dettata non solo dalla necessità di rendere il sito operativo il prima possibile e di venire incontro alle necessità dei commercianti e degli imprenditori della zona, ma anche dalla volontà di far stabilire un contatto diretto e personale tra le parti. A fare da garante l’Assemblea legislativa: in quanto titolare del dominio, del portale e del trattamento dei dati personali, l’Assemblea assicura la trasparenza e la correttezza dell’iniziativa, oltre che la sua natura totalmente no profit.
“L'aiuto alla ricostruzione del territorio passa dalle persone, dalle famiglie e dalle attività economiche che con il proprio lavoro creano le risorse necessarie per ripartire - spiega il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti -. Per questo va sostenuto il diritto di chi vuole ripartire puntando prima di tutto sulle proprie forze attraverso una forma operativa e intelligente come questa.
Il tratto distintivo che unisce le aziende coinvolte in “Facciamo adesso” è la ferma e assoluta volontà di non lasciarsi abbattere dalle conseguenze del sisma: “Quel che è certo è che non vogliamo arrenderci; troppo di noi abbiamo dedicato al nostro lavoro per rinunciare! La nostra storia famigliare, l’impegno e la passione con cui da generazioni questo intero territorio coltiva e produce il proprio prodotto più rappresentativo, frutto dei nostri vigneti tipici tanto quanto della nostra cultura e del nostro carattere- si leggeva sulla pagina Facebook dell’Acetaia del Cristo due settimane fa-. Il terremoto è riuscito a far rovinare a terra castelli antichi e torri secolari, ha potuto provocare danni incalcolabili alle fabbriche che hanno fatto di questa zona un punto di riferimento per la tecnologia di punta dell’intero pianeta, ma con il sostegno di tutti non potrà nulla su un prodotto come il Balsamico Tradizionale, un simbolo culturale e identitario prima ancora di un’eccellenza gastronomica unica e universalmente riconosciuta”.
All’iniziativa hanno dato il loro supporto un gran numero di istituzioni e associazioni: si va dalle Province di Modena, Ferrara e Bologna ai Comuni di Carpi e Finale Emilia passando per la Camera di commercio di Modena, i Forum provinciali per il terzo settore di Modena e Bologna, l’Associazione servizi per il volontariato di Modena, poi Lapam Confartigianato, Cna e Confesercenti di Modena, Coldiretti Emilia-Romagna e Reggio Emilia, l’associazione EmiliAMO e due realtà di management come FiordiRisorse e FocusLab. Hanno inoltre partecipato a vario titolo alla realizzazione tecnica del sito e alla sua diffusione realtà locali e non solo come Airtelco, Sartoria, Edizioni Pubblicità Italia, Biodec e Melica Scandelin & Partners.
Un po' di numeri:
206 i prodotti disponibili su portale (al 5 luglio);
10 le categorie di prodotti in vendita sul sito: si va dall’abbigliamento (il più presente con 44 articoli) all’arredamento (25), passando per i prodotti per la casa (11) fino ad arrivare ai gioielli (30) o ai profumi (27);
10 le località di origine delle imprese che hanno aderito al progetto: Cavezzo, Cento, Concordia Sulla Secchia, Finale Emilia, Fossa Di Concordia, Mirandola, Pieve Di Cento, Quarantoli, San Prospero, San Felice Sul Panaro;
35 le aziende coinvolte nell’iniziativa: di queste, 9 fanno parte della rete di “EmiliAMO, il cuore delle donne emiliane”;
584 i “Mi piace” sulla pagina Facebook “Facciamoadesso” (al 5 luglio);
2.500 gli utenti che si sono collegati a Facciamoadesso.it il giorno della messa online del portale;
8 le settimane che gli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia potranno passare a lavorare per Facciamoadesso.it come tirocinio formativo.
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